Impronta di CO₂ seconda la CSRD

In cosa consiste l’obbligo di comunicazione dell’impronta di CO₂ seconda la CSRD? Chi è interessato e come si può procedere? – EnExpert spiega

Chi è interessato dalla CSRD?

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), una direttiva dell’Unione Europea sul reporting di sostenibilità da parte delle aziende, è in vigore dal 5 gennaio 2023. Per alcune aziende, questo obbligo non è una novità, in quanto sono già obbligate a rendicontare la sostenibilità ai sensi della Non-Financial Reporting Directive (NFRD) dal 2018. Queste società devono rendere noto il loro rapporto di sostenibilità il 1° gennaio 2025 per l’esercizio finanziario 2024. La CSRD obbliga gradualmente anche le seguenti società:

01.01.2026Tutte le altre grandi aziende devono divulgare il rapporto per l’esercizio finanziario 2025. Si tratta di aziende con più di 250 dipendenti in media annua e/o più di 50 milioni di euro di fatturato annuo e/o un totale di bilancio superiore a 25 milioni di euro.

01.01.2027Le piccole e medie imprese (PMI) quotate in borsa devono pubblicare la relazione per l’esercizio 2026 (in questo caso è prevista l’opzione “opt-out”).

01.01.2029La direttiva CSRD obbliga ora parzialmente anche le società non UE, le cosiddette società di Paesi terzi, a rendere pubbliche le loro relazioni per l’esercizio finanziario 2028. L’obbligo sussiste se queste società generano un fatturato netto nell’UE superiore a 150 milioni di euro e hanno una filiale o una consociata nell’UE. L’obbligo di rendicontazione sussiste anche nel caso in cui l’azienda extra-UE o le sue controllate UE siano quotate in borsa nell’UE

Impronta di CO₂ secondo la CSRD

Una parte essenziale del reporting di sostenibilità in conformità con la CSRD è la divulgazione dell’impronta di carbonio. Esistono diversi standard, ma in Europa e a livello internazionale lo standard del Greenhouse Gas (GHG) Protocol è quello più comunemente utilizzato. Secondo il Protocollo GHG, le emissioni sono suddivise in tre aree. Diamo un’occhiata più da vicino a questi ambiti:

L’ambito 1 comprende le emissioni dirette, cioè tutte le emissioni che hanno origine da una fonte che è direttamente sotto il controllo o la proprietà dell’azienda. Immaginiamo, ad esempio, che i veicoli aziendali emettano emissioni o che gli impianti di produzione dell’azienda emettano emissioni.

L’ambito 2 si riferisce quindi alle emissioni indirette derivanti dall’acquisto di energia come elettricità, vapore, riscaldamento e raffreddamento. Ciò significa che queste emissioni non derivano direttamente dalle operazioni o dalle attività dell’azienda, ma che l’acquisto e il consumo di energia portano a queste emissioni.

L’ambito 3 si riferisce a tutte le altre emissioni indirette lungo la catena del valore. Queste includono, in particolare, le emissioni legate all’acquisto di beni e servizi, ma anche quelle derivanti, ad esempio, dai viaggi di lavoro.

impronta di CO₂ seconda la CSRD

Come si può notare, la divulgazione dell’impronta di carbonio secondo la CSRD è relativamente complessa. Tuttavia, si noti la necessità di tali misure per combattere il cambiamento climatico. Solo se le aziende hanno una panoramica dettagliata della loro impronta di carbonio possono ridurla in modo efficace e sostenibile. Sono disponibili diversi strumenti per fornire tale panoramica. Il EnExpert Carbon Management System offre una soluzione efficiente e conforme ai gas serra per la registrazione e il bilanciamento ampiamente automatizzati delle vostre emissioni.

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